La Cassazione, resta a Milano l'inchiesta su Daniela Santanchè

Scritto il 30/01/2025
da Andrea Siravo

AGI - Resta a Milano il procedimento in cui la ministra del Turismo Daniela Santanchè è accusata di truffa aggravata ai danni dell'Inps. Lo ha deciso nella tarda serata di ieri, come anticipato dai quotidiani 'Corriere della Sera' e 'La Stampa', la Corte di Cassazione che ha bocciato la richiesta della difesa di spostare a Roma l'udienza preliminare già iniziata a Milano e ha così accolto la richiesta della Procura Generale. La giudice Tiziana Gueli aveva stabilito lo scorso 23 ottobre di sottoporre il nodo giuridico della competenza territoriale alla Suprema Corte. Si torna quindi in aula il 26 marzo a Milano dove Santanchè è imputata con l'accusa di indebita percezione di 126.468 euro erogati in 20.117 ore di cassa integrazione Covid nel 2020-2022 a 13 dipendenti delle sue società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria. 

I giudici della Corte di Cassazione nel dichiarare la competenza di Milano dell'udienza preliminare hanno sposato la linea sostenuta dalla sostituta procuratrice generale Simonetta Ciccarelli e dell'avvocato di parte civile Aldo Tagliente, che assiste l'Inps. L'udienza preliminare milanese, dove sono state già affrontate le questioni preliminari, riprenderà il 26 marzo davanti a uno nuovo gup in quanto quella titolare, la giudice Tiziana Gueli, cambierà ufficio passando a quello del dibattimento alla nona sezione penale del Tribunale milanese. Il subentro di un nuovo giudice, ancora da individuare, non dovrebbe allungare più di tanto i tempi circa le decisioni da assumere per la ministra del Turismo e gli altri due co-imputati. Aspetto che invece si sarebbe verificato se i supremi giudici avessero ravvisato la competenza romana come chiedeva la difesa Santanchè, rappresentata dall'avvocato Nicolò Pelanda. 

Legale di Santanché, una vergogna sapere la notizia dalla stampa

"Al portale non risulta ancora nulla, abbiamo chiamato in cancelleria e ci è stato riferito che non possono dirci nulla. E' vergognoso che la notizia sia stata comunicata prima ai giornali che agli avvocati". Lo dice all'AGI l'avvocato Pelanda, legale di Daniela Santanché e Dimitri Kunz d'Asburgo Lorena, in merito alla decisione della Cassazione di dichiarare la competenza territoriale di Milano dell'udienza preliminare del procedimento sulla presunta truffa all'Inps commessa dalla ministra, il compagno e un loro collaboratore con le società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria nella ricezione dei contributi della cassa integrazione Covid a zero ore per 13 dipendenti. Intorno alle 10, la conferma della decisione della suprema Corte è stata comunicata all'avvocato di parte civile Aldo Tagliente, che assiste l'ente previdenziale.